PATIO 10:00 19:00EMINA
Emina, progetto della textile designer Giulia Perin, crea arazzi e capi unici in batik tinti con colori botanici. Ogni pezzo unisce antiche tecniche indonesiane, ricerca antropologica e sostenibilità.
EMINA crea tessuti e capi unici attraverso l'antica tecnica batik indonesiana e tinture naturali botaniche. Un percorso completo dalla coltivazione delle piante tintorie alla decorazione su stoffe pregiate, dove ricerca dell'eccellenza, tradizioni artigiane e cooperazione sociale si intrecciano per dar vita a prodotti esclusivi che raccontano una storia.
EMINA crea tessuti e capi unici attraverso l'antica tecnica batik indonesiana e tinture naturali botaniche. Un percorso completo dalla coltivazione delle piante tintorie alla decorazione su stoffe pregiate, dove ricerca dell'eccellenza, tradizioni artigiane e cooperazione sociale si intrecciano per dar vita a prodotti esclusivi che raccontano una storia.
PATIO 16:00 - 17:00EMINA ft DJSet Matteo Lanzo
Alle 16:00 avremo l'occasione di assistere alla sfilata di alcuni capi del brand EMINA realizzati dalla textile designer Giulia Perin con tecnica batik e tinti con colori botanici, accompagnati da una proposta musicale curata dal DJ torinese Matteo Lanzo.
PATIO 10:00 - 15:30/17:30 - 19:00 Atelier Lewitz
Un’installazione partecipativa che invita il pubblico a prendere parte a un gesto collettivo di tessitura.Su un grande telaio, ogni partecipante potrà intrecciare fili e materiali di scarto, contribuendo alla creazione di un unico arazzo condiviso.Il telaio diventa un luogo di incontro e dialogo, dove lo scarto si trasforma in legame e la manualità in esperienza comune.Un progetto che riflette sul valore del fare insieme e sulla possibilità di dare nuova vita a ciò che resta.
Alla fine dell'evento l'arazzo partecipativo verrà donato al Dicastero Socialità della città di Lugano.
Alla fine dell'evento l'arazzo partecipativo verrà donato al Dicastero Socialità della città di Lugano.
PATIO 10:00 15:00, anche dopo ....WWF YOUTH (sezione Ticino)
La fondazione World Wide Fund for Nature (WWF) è una delle maggiori organizzazioni ambientaliste esistenti. Con più di 5 milioni di soci in tutto il mondo, ci impegniamo attivamente in oltre 100 Paesi per un pianeta sano e vitale – per noi e per le generazioni che verranno.
Ci attiviamo per il nostro pianeta
Abbiamo un solo pianeta, che sfruttiamo al di là delle sue risorse. Cambiamenti climatici, scomparsa delle foreste, oceani invasi dai rifiuti e perdita della biodiversità... sono problemi che riguardano tutti. La scelta sta a noi: possiamo restare fermi a guardare o intervenire per innescare un cambiamento. Bando alle chiacchiere e passiamo all’azione oggi stesso!
WWF Youth, scrivi una mail a youth@wwf.ch
Ci attiviamo per il nostro pianeta
Abbiamo un solo pianeta, che sfruttiamo al di là delle sue risorse. Cambiamenti climatici, scomparsa delle foreste, oceani invasi dai rifiuti e perdita della biodiversità... sono problemi che riguardano tutti. La scelta sta a noi: possiamo restare fermi a guardare o intervenire per innescare un cambiamento. Bando alle chiacchiere e passiamo all’azione oggi stesso!
WWF Youth, scrivi una mail a youth@wwf.ch
PATIO tutto il giornoComunità afghana in Ticino
Troverete una esposizione di alcuni abiti tradizionali afghani originali, messi a disposizione dalla Comunità afghana in Ticino.
PATIO inizio partita ogni 2 ORE dalle 10:00(termina alle 16:00)La Sartoria Sociale x Amnesty International
La Sartoria Sociale x Amnesty International
Propone il gioco strategico "Race to the Bottom", condotto da Fabrizio Traversa (formatore Amnesty e docente SUPSI).
ASTA SILENZIOSA
Race to the bottom
Un gioco di ruolo strategico in cui 4 squadre o 4 partecipanti impersonano il governo di un paese in competizione per attrarre investimenti.
SCOPO DEL GIOCO Attirare le multinazionali a stabilirsi nel proprio territorio, vincendo la gara con gli altri paesi. Per farlo i governi dovranno partecipare ad aste silenziose in cui offriranno "pacchetti di incentivi" sempre più appetibili per gli investitori globali, ma alla fine chi perde li metterà di fronte ai rischi o ai danni ambientali, sociali economici che sono stati causati.